«Perché i giovani se ne vanno e lasciano l’Italia?» Se lo è chiesto Mariano Berti, trevigiano, autore di numerosi lavori in tema di migrazione, che dopo avere raccolto e raccontato storie del passato in questa nuova opera mette a confronto le esperienze di chi, italiano, è partito tra Otto e Novecento, e quelle di alcuni giovani d’oggi.

La migrazione giovanile è un fenomeno complesso, non legato più a motivazioni solo di ordine economico, non si fugge più insomma dalla povertà, ma la ricerca di una vita diversa rimane sempre una motivazione valida. Oggi si viaggio più facilmente, per lavoro e per svago, per solidarietà, per studio, per fare esperienze diverse.
Ma per comprendere anche le dinamiche moderne «è necessario – scrive Berti – riferirsi alle migrazioni storiche, così da poterne rilevare analogie e differenze. Le migrazioni costituiscono infatti una costante nella storia dell’umanità, sono alimentate da esigenze di libertà, miglioramento della qualità della vita, ricerca di nuove opportunità relazionali e desiderio di scoperta».
Nel libro, come scrive nella prefazione Franco Conte, presidente dell’Associazione Internazionale Trevisani nel Mondo, Berti «delinea gli aspetti essenziali delle grandi emigrazioni del passato che hanno modellato culture, economie e società in tutto il mondo e presenta alcune interessanti esperienze della nuova, recente e-migrazione. Storie di giovani partiti per arricchire il proprio bagaglio culturale, professionale e umano, che sono riusciti a cogliere le opportunità che il destino ha fatto loro incontrare, spesso diventando eccellenze a livello mondiale e motivo di orgoglio per l’Italia».
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Mariano Berti vive nel Veneto. Da appassionato di trekking, ha trasferito il suo interesse nella ricerca della civiltà rurale degli ultimi secoli, tradotta nell’originale opera in cinque volumi Famiglie d’altri tempi, «per dare voce ai semplici che hanno fatto la storia» (Famiglia Cristiana). Autore di varie prefazioni, ha pubblicato numerosi libri di narrativa con i quali ha ottenuto lusinghieri riconoscimenti. Più volte in televisione e premiato in concorsi letterari nazionali, ha vinto il V Concorso letterario di Campagnano di Roma con un racconto familiare, e il XIV Concorso letterario nazionale di Cologna Spiaggia con il libro Fameje de ‘na volta (Editoriale Programma). Nel 2024 è uscito Mama, vo’ in Merica (Editoriale Programma), premiato al XV Concorso indetto dall’Associazione Il Faro di Roseto degli Abruzzi.
